Pace, poesia e acqua! Ecco cosa vedere in Camargue con un itinerario da sogno
Lì dove il Mar Mediterraneo si fonde con le acque del Rodano tra lagune, stagni, praterie, distese di sabbia e sale, danzano fenicotteri rosa e vivono liberamente tori neri e cavalli bianchi.La Camargue, parco nazionale della Francia Meridionale, completamente circondata dalle acque, è ricca di piccoli villaggi che tramandano antiche tradizioni (come la festa Gitana), città d’arte e paesaggi mozzafiato, gli stessi che hanno ispirato Vincent Van Gogh per alcuni dei suoi capolavori.
Scopriamo allora cosa vedere in Camargue con un itinerario che permette di respirare la sua atmosfera gitana e immergersi nella natura selvaggia.
Camargue: quando andare per vivere la sua magia?
La Camargue si trova per lo più nella regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra e, in piccola parte, nel dipartimento del Gard.Il suo clima è molto caldo in estate ed è condizionato dalla presenza del Mistral, un vento che può arrivare a 100 km orari e che, quando è associato ad aria polare, può determinare un deciso abbassamento delle temperature.
Le stagioni migliori per programmare un itinerario in Camargue, per chi soffre il caldo e il freddo, sono quindi la primavera e l’autunno, mesi piuttosto secchi con temperature gradevoli.
Ma in Camargue quando andare per incontrare i fenicotteri rosa?
È possibile fare la loro conoscenza tutto l’anno, anche se è tra la metà dell’autunno e la fine dell'inverno che stupiscono con i loro effetti speciali: già a novembre, infatti, fino all’arrivo della primavera, si vestono di un nuovo piumaggio, si radunano in gruppi numerosi e danno il via al periodo delle danze amorose nuziali, realizzando delle vere e proprie coreografie!
Il 24 e 25 maggio, invece, da secoli si rinnova la tradizione della festa gitana a Saintes Maries de la Mer; il piccolo paese bianco viene invaso da migliaia di gitani, colori sgargianti, musiche, balli, cavalli e corride, in onore delle Sante Marie e Sara, quest’ultima non riconosciuta dalla Chiesa, ma che molti nella comunità cattolica Zingara o Gens du Voyage, credono sia parte integrante della storia delle Saintes Maries (tre Marie discepole di Gesù citate nel Vangelo).
Da aprile ad ottobre, è poi possibile assistere ai giochi taurini in tutti i villaggi della Camargue. Insieme ai cavalli bianchi, infatti, i tori sono il simbolo della regione e protagonisti di ogni festa camarguese.
Camargue: l’itinerario all’insegna di storia, tradizioni e natura selvaggia
Per scoprire il fascino di questa terra libera, ancora autentica nella sua bellezza, abbiamo ideato in Camargue un itinerario che permette di ammirare tutti i suoi luoghi più belli.Ecco cosa non perdere assolutamente:
- Arles
Il nome di Arles è poi indissociabile da quello di Vincent Van Gogh: furono proprio la luminosità ed il colore dei suoi paesaggi ad attirare il grande pittore olandese che arrivò qui a fine ‘800, e vi rimase per circa quindici mesi, periodo nel quale si dedicò dipinse più di 200 tele tra cui “Caffè di Notte”, “Notte Stellata”, “La camera di Vincent” e “La Casa Gialla”.
Tra i luoghi che lo hanno ispirato ci sono il giardino dell’antico ospedale, divenuto oggi “lo Spazio Van Gogh” e la Place Lamartine, dove si trovava la famosa casa gialla.
- Les Saintes Maries de La Mer
In inverno è il paradiso dei gabbiani e degli amanti del surf: infatti, vanta una dozzina di chilometri di spiagge, dove fare bellissime passeggiate a cavallo o dedicarsi ad attività acquatiche come il kite-surf e il windsurf.
Sul lungomare, è possibile ammirare le cabanes des Launes, tipiche capanne della Camargue dal tetto di canna. Le paludi circostanti ospitano meravigliosi fenicotteri, quindi è vietato dimenticare la macchina fotografica!
- Aïgues Mortes
Borgo medievale fortificato, viene definito “la porta della Camargue” ed è circondato da stagni e paludi. Immerso in uno dei più bei siti naturali della Camargue, in origine era un piccolo borgo di pescatori e raccoglitori di sale, in un golfo sabbioso, circondato da paludi fino al Mar Mediterraneo, e bagnato da un clima malarico.
I bastioni, le porte e le torri risalgono all’epoca di Luigi IX che iniziò la costruzione della Torre di Costanza sui resti della Torre di Matafère, opera di Carlo Magno.
Da non perdere la cappella dei Penitenti Grigi con gli stucchi di Jean Sabatier e la cappella dei Penitenti Bianchi, che ospita un magnifico affresco monumentale, ma anche le Salins du Midi d’Aigues-mortes, un ambiente eccezionale di 9000 ettari dove scoprire la produzione del sale e il paradiso di migliaia di uccelli.
- Parco Naturale delle Alpilles
Il parco naturale situato tra la Camargue e il Luberon copre un'area di paludi, foreste, vigneti e uliveti sostenuta dalle falesie calcaree delle montagne ed è noto anche per la sua ricca flora e fauna, con quasi 1.000 varietà di piante, diverse specie di pipistrelli protetti e più di 90 specie di uccelli, tra cui le aquile del Bonelli e i rari avvoltoi.
Come prenotare il tuo tour nell’aspra e dolce Camargue?
Se la Camargue e l’itinerario che ti abbiamo proposto ti affascinano, sappi che puoi partire alla sua scoperta grazie al nostro “tour Provenza e Camargue” che parte dalle bellezze di Aix En Provence, cittadina raffinata ed elegante, passa per Nîmes, per poi entrare nel cuore della Camargue.Tra le diverse soste in Provenza è prevista quella a Les Baux de Provence, borgo meravigliosamente situato su di un’altura, ma anche quella a Cave des Lumières, una vecchia cava di pietra calcarea ripensata come suggestivo palcoscenico che accoglie ogni anno uno spettacolo di suoni e luci inimitabile.
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