Come decantare ancora la Normandia??dopo le recensioni già pubblicate! Penso però che viverla di persona dia la voglia di descrivere il viaggio arricchendolo delle propie esperienze, per entusiasmare maggiormente chi ci vuole andare...
Innanzi tutto un grazie ad Alexandra, che con il suo carattere solare ci ha rallegrato, un pozzo di conoscenza e non solo riguardo a questo viaggio, il nostro riferimento per conoscere il mix di natura, cultura, storia e di gastronomia, durante tutto il percorso meticolosamente studiato, ed un grazie anche a Dean per essere stato un autista provetto e meticoloso.
Siamo partiti per questo viaggio con entusiasmo, curiosi di visitare e la prima tappa è stata Fontainebleau dove risiede uno dei più interessanti castelli di Francia, pieno di sfarzose sale arricchite in più modi di preziosi lavori di maestosa bellezza, dove nascerà la famosa scuola di Fontainebleau, immessa in un contesto boschivo di insuperabile bellezza. Peccato solo che visitandolo con la guida è mancato poi il tempo per visitare il parco circostante col laghetto che si intravedeva dall'interno.
Dopo un altro viaggio in pullman giusto per portarci in Normandia, Rouen è stata la seconda tappa, in una splendida città abbellita dall'elegante cattedrale gotica e dal pittoresco centro storico dove come in una moviola, sfilano le facciate medievali "a colombages" delle case a graticcio dando alla visita un clima ed interesse avvolgente.
Con spostamenti più modesti e meno stressanti (almeno per me che stare fermo mi risulta difficile) ci hanno portato a Entretat , altro luogo del cuore, che appena lo si vede ti abbaglia per la sua bellezza naturalistica, e le sue alte falesie, forse l'unico posto che ha approvato con entusiasmo lo scricciolo di bordo (la nostra bambina, così soprannominata da Alexandra). Il panorama che si apre all'orizzonte è impagabile e si riconcilia con la vita del paese, imprimendosi nella tua memoria. La falesia di Amont con la sua forma bizzarra di un elefante con la proboscite che si immerge nelle acque trasparenti della "manche" sovrastata dalla chiesa di Notre Dame de la Garde, la baia con i suoi caratteristici ciotoli levigati dal mare ed il borgo marinaro con i suoi colori accesi.
Honfleur è stata la tappa successiva, le case a graticcio che si rispecchiano nel Bossin, offrono uno spettacolo attraente e pittoresco, la chiesa (da visitare) di ST.Caterina, del xv secolo con la sua struttura architettonica carenata risulta una mirabile esempio dell'arte e rappresenta la padronanza dei maestri d'ascia dell'epoca.
Il tempo vola ed ad un altro giorno è stata la volta di Trouville , località turistica un po' retrò che ti riporta alla belle epouque con le sue eleganti facciate stile art-nouveou, molto vicino diviso da un fiume Deauville, elegante stazione balneare frequentata da un turismo elitario con maestose e particolari ville e caratterizzata da una spiaggia infinita e sabbiosa.
Omaha beach, le spiaggie dello sbarco, con ancora visibili in mare i resti di relitti; Arromanches, con il suo museo, con gli storici filmati che ci hanno fatto capire delle imprese mostruose effettuate, con il ricordo di migliaia di vittime della guerra ed i suoi orrori. Non restano che commozione e contrarietà che certe nozioni lasciano. La tappa sucessiva a Colleville sur mer, visita al cimitero americano per farci ulteriormente partecipi a questi orrori con avvenimenti cosi drammatici.
Bayeaux è stata la tappa che, con un arazzo di circa 68 metri di lunghezza e 50 cm di altezza, narra la storica battaglia di Hastings, una serie di fumetti ricamati per descrivere passo passo tutte le conquiste del duca Guglielmo il conquistatore.
Ci si rende conto che la vacanza è alla fine anche se resta l'ultima tappa, penso la più attesa per la fama che la precede: Mont Saint Michel. Monastero stupefacente, situato su di un monte, sospeso verso il cielo e circondato da una vastissima ed immensa spiaggia che la contraddistingue per l'avanzamento della marea che avanzando copre tutto il territorio circostante facendola diventare un'isola circondata dal mare, un luogo dove respirare una sensazione ?mistica e speciale? rimanendo assorti in una silenziosa contemplazione con la compagnia dei versi dei gabbiani.
Non resta che l'ultima pausa pranzo accompagnata dall'ultimo temporale che proprio nella tappa più desiderata ci ha fatto compagnia rovinandoci il poco tempo dedicato alle visite individuali.
Peccato davvero, ci siamo resi conto che quando cominciavamo a conoscerci meglio era già ora di ritornare a casa. Il viaggio è stato entusiasmante, con la nostra guida Alexandra, che ci fa' presente durante il ritorno che lei continua con altri viaggi, e noi pensando alla sua fortuna di guida girovaga alla scoperta di città europee, non resta che tornare alle nostre vite sperando di replicare prima possibile queste esperienze di viaggio sperando di avere altre esperienze con lei.
Grazie Alexandra !
Un saluto a tutto il gruppo, da Alberto, Renata e Marica di Crema
Innanzi tutto un grazie ad Alexandra, che con il suo carattere solare ci ha rallegrato, un pozzo di conoscenza e non solo riguardo a questo viaggio, il nostro riferimento per conoscere il mix di natura, cultura, storia e di gastronomia, durante tutto il percorso meticolosamente studiato, ed un grazie anche a Dean per essere stato un autista provetto e meticoloso.
Siamo partiti per questo viaggio con entusiasmo, curiosi di visitare e la prima tappa è stata Fontainebleau dove risiede uno dei più interessanti castelli di Francia, pieno di sfarzose sale arricchite in più modi di preziosi lavori di maestosa bellezza, dove nascerà la famosa scuola di Fontainebleau, immessa in un contesto boschivo di insuperabile bellezza. Peccato solo che visitandolo con la guida è mancato poi il tempo per visitare il parco circostante col laghetto che si intravedeva dall'interno.
Dopo un altro viaggio in pullman giusto per portarci in Normandia, Rouen è stata la seconda tappa, in una splendida città abbellita dall'elegante cattedrale gotica e dal pittoresco centro storico dove come in una moviola, sfilano le facciate medievali "a colombages" delle case a graticcio dando alla visita un clima ed interesse avvolgente.
Con spostamenti più modesti e meno stressanti (almeno per me che stare fermo mi risulta difficile) ci hanno portato a Entretat , altro luogo del cuore, che appena lo si vede ti abbaglia per la sua bellezza naturalistica, e le sue alte falesie, forse l'unico posto che ha approvato con entusiasmo lo scricciolo di bordo (la nostra bambina, così soprannominata da Alexandra). Il panorama che si apre all'orizzonte è impagabile e si riconcilia con la vita del paese, imprimendosi nella tua memoria. La falesia di Amont con la sua forma bizzarra di un elefante con la proboscite che si immerge nelle acque trasparenti della "manche" sovrastata dalla chiesa di Notre Dame de la Garde, la baia con i suoi caratteristici ciotoli levigati dal mare ed il borgo marinaro con i suoi colori accesi.
Honfleur è stata la tappa successiva, le case a graticcio che si rispecchiano nel Bossin, offrono uno spettacolo attraente e pittoresco, la chiesa (da visitare) di ST.Caterina, del xv secolo con la sua struttura architettonica carenata risulta una mirabile esempio dell'arte e rappresenta la padronanza dei maestri d'ascia dell'epoca.
Il tempo vola ed ad un altro giorno è stata la volta di Trouville , località turistica un po' retrò che ti riporta alla belle epouque con le sue eleganti facciate stile art-nouveou, molto vicino diviso da un fiume Deauville, elegante stazione balneare frequentata da un turismo elitario con maestose e particolari ville e caratterizzata da una spiaggia infinita e sabbiosa.
Omaha beach, le spiaggie dello sbarco, con ancora visibili in mare i resti di relitti; Arromanches, con il suo museo, con gli storici filmati che ci hanno fatto capire delle imprese mostruose effettuate, con il ricordo di migliaia di vittime della guerra ed i suoi orrori. Non restano che commozione e contrarietà che certe nozioni lasciano. La tappa sucessiva a Colleville sur mer, visita al cimitero americano per farci ulteriormente partecipi a questi orrori con avvenimenti cosi drammatici.
Bayeaux è stata la tappa che, con un arazzo di circa 68 metri di lunghezza e 50 cm di altezza, narra la storica battaglia di Hastings, una serie di fumetti ricamati per descrivere passo passo tutte le conquiste del duca Guglielmo il conquistatore.
Ci si rende conto che la vacanza è alla fine anche se resta l'ultima tappa, penso la più attesa per la fama che la precede: Mont Saint Michel. Monastero stupefacente, situato su di un monte, sospeso verso il cielo e circondato da una vastissima ed immensa spiaggia che la contraddistingue per l'avanzamento della marea che avanzando copre tutto il territorio circostante facendola diventare un'isola circondata dal mare, un luogo dove respirare una sensazione ?mistica e speciale? rimanendo assorti in una silenziosa contemplazione con la compagnia dei versi dei gabbiani.
Non resta che l'ultima pausa pranzo accompagnata dall'ultimo temporale che proprio nella tappa più desiderata ci ha fatto compagnia rovinandoci il poco tempo dedicato alle visite individuali.
Peccato davvero, ci siamo resi conto che quando cominciavamo a conoscerci meglio era già ora di ritornare a casa. Il viaggio è stato entusiasmante, con la nostra guida Alexandra, che ci fa' presente durante il ritorno che lei continua con altri viaggi, e noi pensando alla sua fortuna di guida girovaga alla scoperta di città europee, non resta che tornare alle nostre vite sperando di replicare prima possibile queste esperienze di viaggio sperando di avere altre esperienze con lei.
Grazie Alexandra !
Un saluto a tutto il gruppo, da Alberto, Renata e Marica di Crema