Selvagge, autentiche e affascinanti: ecco come visitare le isole Eolie tra fumarole e mare cristallino
Creature di fuoco, vento e sole, le “perle nere del Mediterraneo” formano un meraviglioso arcipelago a nord della costa siciliana: sono le isole Eolie, sette “sorelle” di origine vulcanica, emerse come per magia dalle acque, circa 700 mila anni fa, regalandoci uno spettacolo naturalistico senza eguali.Facciamo allora un tuffo per scoprire come visitare le isole Eolie, tra natura selvaggia, atmosfere vulcaniche, bellezza primordiale, storia, ma anche negozietti e ristoranti deliziosi.
Isole Eolie e vulcani ancora attivi dalla bellezza “esplosiva”
Le Isole Eolie rivestono un’importanza enorme per la vulcanologia di tutto il mondo.Ma non solo: scienziati, scrittori e artisti come Omero, Houël, Dolomieu, Dumas, Maupassant, Mercalli, Rossellini, Antonioni, Radford-Troisi e Moretti hanno raccontato fenomeni naturali, geologia e vite vissute fra le sette isole.
L’arcipelago è, infatti, parte di una regione vulcanica più ampia, che comprende anche alcuni vulcani sottomarini, che formano una struttura ad anello. Ma quali tra quelli delle Isole Eolie sono vulcani ancora attivi?
Parliamo di Stromboli, Panarea, Lipari e Vulcano. I fenomeni vulcanici che attualmente li caratterizzano sono molto diversi, così come il loro stato di attività che è possibile osservare:
- Stromboli manifesta un’attività esplosiva, giornaliera e persistente, che lo rende un vulcano unico al mondo. Si parla proprio di “attività stromboliana”, infatti, ed è caratterizzata da un andamento noto e inconfondibile, con esplosioni intermittenti di energia medio-bassa a intervalli che variano tipicamente da decine di secondi ad alcuni minuti.
- Vulcano, dalla sua ultima eruzione, avvenuta nel 1888-90, è in persistente attività di degassamento, sia dal campo fumarolico sul bordo Nord del cratere di La Fossa, che dal Porto di Levante.
- Panarea, in particolare l’area sottomarina circostante, continua ad avere emissioni discontinue di gas (l’ultima importante è avvenuta nel 2002-2003).
- Lipari, la cui ultima eruzione risale al Medioevo, presenta solo una modesta attività termale e di emissione di vapore acqueo e oggi preoccupa di più per la lieve attività di subsidenza (lento abbassamento del suolo) che caratterizza il suo settore meridionale o per alcuni fenomeni di dissesto lungo le sue coste.
Bisogna ricordare poi che l'attività vulcanica ha donato alle isole un terreno molto fertile, che favorisce la crescita di coltivazioni di ulivo o vite, le quali permettono di produrre alcune eccellenti vini eccellenti come il Malvasia.
Cosa vedere alle isole Eolie, le 7 meraviglie vulcaniche
L’Arcipelago delle Isole Eolie si estende su una superficie di 115 kmq ed è costituito anche da un certo numero di scogli grandi e piccoli. Le isole, disposte lungo tre immense fratture di origine vulcanica, che si intersecano nelle profondità marine tra Lipari, Salina e Panarea, formano una grande lettera Y, della quale Vulcano è l’estremità sud, Alicudi l’estremità ovest e Stromboli l’estremità est.Ecco tutto ciò che c’è da sapere sulle Isole Eolie e cosa vedere per restarne incantato:
1. Lipari
È l’isola principale, sicuramente la più eterogenea e completa. Popolata anche d’inverno, Lipari è tra le isole italiane più belle oltre che la più grande delle Eolie ed è ricca di bellezze paesaggistiche e culturali. Il suo cuore pulsante è la cittadina omonima, dominata da un Castello, che custodisce una lunga storia, testimoniata anche da ritrovamenti archeologici risalenti addirittura al neolitico, molti dei quali oggi sono esposti al Museo Archeologico Eoliano, situato all’interno del maniero.
Meravigliosa, nel centro storico, la Cattedrale di San Bartolomeo con le sue decorazioni a carattere floreale, mentre per chi cerca uno scorcio indimenticabile, c’è il Belvedere Quattrocchi, dal quale è possibile immortalare un panorama romantico e suggestivo, che abbraccia i faraglioni di Pietra Menalda e Pietra Lunga, l’imponente Vulcano e le sue fauci fumanti, nonché la spiaggia di Valle Muria.
2. Salina
Verde, tranquilla e panoramica, Salina è genuina, avvolta nei profumi e nei colori della natura ricca e rigogliosa. Il suo nome deriva dal laghetto di acqua salmastra presente nella romantica frazione di Lingua, un tempo utilizzata come Salina. Terra di capperi, vigneti e del miglior “vino dei vulcani”, così come lo definì Guy Maupassant, Salina offre graziosi paesini e suggestivi villaggi di pescatori, che hanno fatto da sfondo ad alcune scene del film “Il Postino”.
Da non perdere il borgo di Rinella, dove si trova una bellissima spiaggia nera a forma di mezzaluna e Pollara, uno dei luoghi più suggestivi dell’arcipelago, dove è possibile ammirare un gruppo di case sparse sui resti di un antico cratere a strapiombo sul mare.
3. Vulcano
Aspra e selvaggia, Vulcano è l’isola del fuoco dove, secondo gli antichi romani, si trovano le fucine di Efesto (Vulcano per i romani) nelle quali i Ciclopi forgiavano le armi destinate agli dèi. Nata dalla fusione di alcuni vulcani 100 mila anni fa, conserva il più grande ancora attivo, si tratta del Gran Cratere o Fossa Vulcano. Quest’isola era nota già nell’antichità per la presenza di bagni di fango e sorgenti termali che ancora oggi attirano milioni di visitatori, anche per le loro importanti proprietà terapeutiche.
Chi ama il relax non può di certo perdersi la pozza dei fanghi e la spiaggia delle Fumarole, dove oziare nel mare riscaldato.
Suggestive le spiagge di sabbia nera e e la spiaggia dell’Asino che, di sera, si trasforma in uno dei locali a cielo aperto più belli dell’isola.
Da provare l’ascesa al Gran Cratere tra le fumarole che emettono vapori di zolfo e, dalla cui cima, si può ammirare uno dei panorami più belli sulle Isole Eolie.
Collegato da un istmo al resto dell'isola c'è Vulcanello, un vulcano più piccolo, dove si trova la Valle dei Mostri: qui delle rocce vulcaniche hanno assunto forme che ricordano profili di animali preistorici o creature mostruose!
4. Panarea
La più antica, piccola ma anche costosa ed esclusiva. Panarea è meta indiscussa del turismo VIP, icona del divertimento, degli aperitivi, delle feste in barca, ma anche custode di una natura stupefacente. Circondata da una serie di isolotti e formazioni rocciose, conserva il fascino dell’isola selvaggia. Famose le baie di Cala degli Zimmari, dominata da due torrioni di roccia lavica, e Cala Junco, insenatura racchiusa tra pareti rocciose.
Imperdibili anche la spiaggia della Calcarea, dove si possono osservare diversi fenomeni vulcanici sotto forma di fumarole (getti di vapore che si elevano ad altissima temperatura del suolo) e Punta del Corvo, la parte più alta, dove si possono ammirare paesaggi che mozzano il fiato.
5. Stromboli
La “perla nera” dell’arcipelago eoliano, è dominata dal vulcano (“Iddu”, in siciliano) che da millenni fa sentire la sua presenza eruttando ad intervalli regolari pezzi di lava incandescente che rotolano sulla Sciara del Fuoco, precipitando al mare.
Nel centro storico di Stromboli si trovano il porto di Scari e la chiesa di San Vincenzo, dalla quale si può godere un panorama meraviglioso sullo sperone di Strambocchino. Il più caratteristico però è il piccolo borgo di Ginostra, inserito dall’UNESCO tra i beni patrimonio dell’umanità e raggiungibile solo dal mare.
6. Alicudi
Come visitare le isole Eolie senza prevedere un’escursione ad Alicudi? Selvaggia e ricoperta di erica, da cui prende il nome (Ericusa), è sicuramente tra isole Eolie la più incontaminata, grazie all’assenza di strade carrabili e alla sua conformazione, che non permette ulteriori edificazioni.
Qui si muove solo a piedi quindi, attraverso mulattiere, sentieri panoramici, piante di fichi d’india, di cappero e ulivi. Poche le case in stile eoliano, due i negozi di alimentari, un albergo con bar – ristorante e un’edicola: niente altro, solo la meraviglia della natura, che contribuisce a rendere quest’isola una vera e propria oasi di pace e tranquillità.
7. Filicudi
Definita il “paradiso delle acque cristalline” è caratterizzata da scenari suggestivi e punti panoramici, vista da lontano appare come un cono roccioso. Abitata da 250 filicudari, d’estate si popola di turisti in cerca di pace, ma è anche tappa fissa di molte gite alle isole Eolie. Un’unica strada asfaltata collega i piccoli borghi di Filicudi Porto, Valdichiesa e Pecorini Mare, mentre nel resto ci sono solo mulattiere e sentieri immersi in una ricca vegetazione. A dare spettacolo è sicuramente la costa, che è un susseguirsi di forme bizzarre, infatti è possibile ammirare lo scoglio dell’Elefante, quello della Fortune tratti di mare spettacolari.
Da non perdere il promontorio di Capo Graziano con i resti del villaggio preistorico scoperto nel 1952, il Monte Fossa delle Felci, da cui si può ammirare uno stupendo panorama sull’arcipelago e il paesino fantasma di Zucco Grande.
Come visitare le isole Eolie con un tour organizzato?
Come abbiamo visto, l’arcipelago delle isole Eolie merita di essere girato in lungo e largo, senza perdere nemmeno una di queste meraviglie vulcaniche.
Se stai già pensando di pianificare il tuo prossimo viaggio, scegliendo il nostro tour delle isole Eolie avrai la possibilità di scoprire queste terre magnifiche con la modalità del soggiorno libero: potrai visitare le isole in libertà, per poi decidere di fare delle escursioni con guide locali pronte a raccontarti tutto su questi meravigliosi luoghi.
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