Diario del Capodannno in Transilvania 2025 di Beatrice

Capodannno in Transilvania

Visitare la Transilvania in pieno inverno è un po’ come diventare un personaggio di Bram Stoker: il freddo pungente; l’austerità del paesaggio spesso addormentato sotto una coltre di ghiaccio; le città con il loro glorioso passato vivo in chiese, palazzi, torri e portali, che sembrano nascondere vampiri dietro ogni angolo; e poi soprattutto lei, la vera, grande protagonista, l’onnipresente nebbia, che sa trasmettere al visitatore quel senso di misterioso fascino che in fondo ognuno di noi si aspetta di trovare in questo angolo di mondo…Come nelle pagine di Bram Stoker.
Siamo comunque nel periodo delle feste natalizie ed anche qui in Transilvania si trovano grandi abeti vestiti di luci e piazze con mercatini di Natale coronate da festoni luminosi, dove si possono acquistare prodotti artigianali e leccornie locali. Questo abito rutilante finisce inevitabilmente per affascinare il turista, che, come un novello Jonathan Harker, "si lascia convincere" e sente più che mai il desiderio di conoscere questa terra in tutte le sue incredibili sfumature.
Il viaggio prevede una prima tappa "tecnica" a Budapest che ci si riserva di sfiorare un po’ più da vicino nella stessa sosta che viene fatta al rientro. La prima vera fermata in terra romena è ad Alba Iulia con la sua cittadella fortificata. Qui nel 1918 è ufficialmente nata l’odierna Romania. (1-2)
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Si riparte quindi alla volta di Sibiu, dove si farà base per i tre giorni seguenti. Il primo di questi è dedicato alla scoperta della stessa Sibiu, di notevole interesse storico con il passato medievale che si alterna ad altri scorci suggestivi come il Ponte delle Bugie o la Chiesa Evangelica dal cui campanile, nebbia permettendo, si può ammirare tutta la città. (3-4-5-6)
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Il pomeriggio è la volta di Sighisoara, altro piccolo centro medievale che ha dato i natali proprio al sanguinario principe Vlad Tepes, colui che ha ispirato la figura di Dracula. (7-8)
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E finalmente è il giorno dedicato alla visita del Castello di Bran!
Dopo una sosta nella città di Brasov per ammirare la magnifica cattedrale ortodossa (9)
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si arriva a questa incredibile fortezza che si erge su uno sperone roccioso, sullo sfondo dei Carpazi ammantati di neve...una meraviglia assoluta! (10-11)
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Il sesto giorno si lascia Sibiu per dirigersi a Timisoara, la città della Rivoluzione, dove si trascorre l’ultimo giorno dell’anno. Io e mio marito abbiamo optato per partecipare al Cenone proposto al Lloyd, un locale storico che si affaccia sulla piazza più iconica della città, Piazza della Vittoria. Qui abbiamo avuto il piacere di vedere giovani romeni ballare e cantare melodie della loro tradizione, cosa che ci ha confermato il carattere fieramente orgoglioso delle proprie radici che questo popolo non manca di testimoniare (12-13-14)
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Il primo dell’anno ci siamo ahimè rimessi sulla strada del ritorno ma con grande entusiasmo abbiamo potuto sfruttare la sosta “tecnica” di Budapest per una passeggiata in alcuni dei luoghi più iconici della città, tra tutti il Bastione dei pescatori e il Caffè New York (15-16)
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L’indomani mattina siamo definitivamente ripartiti alla volta dell’Italia, con il bagaglio più arruffato ma gli occhi pieni di bellezza ed il cuore grato per questa nuova esperienza di vita.
Per finire questo mio racconto di viaggio vorrei condividere la domanda che mi viene sempre in mente ogni volta che riapro la porta di casa dopo aver scoperto un nuovo angolo di mondo:
ma qual è il viaggio più bello che ho fatto??
La mia risposta è sempre la stessa:
…Il prossimo!!
Redazione Caldana Travel

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