La Riviera di Ulisse e l'Isola di Ponza. Impressioni e riflessioni.
Al ritorno a casa dal viaggio "La Riviera di Ulisse" dal 21 al 25/04/2023 ho impresso su carta le mie impressioni che mi permetto di condividere con voi.
Prima della pandemia "il viaggio" per me significava ore di attesa in aeroporto e ore di volo alla scoperta di luoghi che, essendo così lontani, sicuramente mi avrebbero riservato delle sorprese e delle emozioni.
Poi improvvisamente la difficoltà a raggiungere paesi lontani unita alla grande voglia di evadere mi ha convinto a scegliere mete vicine senza dover uscire dall' Italia.
La definizione di " Bel Paese "è ben azzeccata e non è un luogo comune. La recente scelta di visitare la Riviera di Ulisse con il programma di Caldana Europe Travel si è rivelata ottima e molto al di sopra delle mie aspettative.
Già l'hotel con accesso diretto alla spiaggia e a lato del lungomare di Terracina infonde relax, salubrità ed allegria. Il lento infrangersi delle onde scandisce lo scorrere di un tempo del tutto vacanziero. La città antica di Terracina dà subito l'idea della particolarità delle città e borghi che andremo a visitare con le loro strade acciottolate, con i loro imprevedibili scorci che si aprono tra salite, scalinate, monumenti, grotte.
Il castello di Sermoneta con le sue stanze, arredi e cortili ci riporta indietro nel tempo e, solo uscendo, ci ricordiamo di essere nel 2023.
A Gaeta la discesa alla Grotta di Tiberio è un primo impatto con i colori pittorici dell'acqua che infrangendosi contro le rocce cattura i raggi del sole creando un puzzle di tessere verdi, gialle, azzurre, blu, colori che ritroviamo anche facendo il giro dell'isola di Ponza in barca dove inaspettati faraglioni tra spiaggette, grotte, pareti a picco sul mare, mi hanno ricordato paesi esotici visitati infondendomi lo stupore di essere invece in Italia.
I resti della Villa e della Grotta di Tiberio a Sperlonga con davanti il mare che ne fa la guardia vorrei definirli il fiore all'occhiello di questo viaggio ma sarebbe riduttivo nei confronti di tutto il resto del programma.
Come non stupirmi immaginando di collocare al loro posto nella grotta le fantastiche sculture omeriche che ci accolgono nel Museo Archeologico a far riaffiorare dentro di me lontani scolastici ricordi? Circe, Ulisse, Polifemo, Scilla li ritrovo qui e mi invogliano a rileggere quei poemi che hanno accompagnato la mia adolescenza.
E i ruderi fioriti del Giardino di Ninfa che non hanno certo niente da invidiare in quanto a stupore ed emozioni a quelli giapponesi e cinesi seppure così diversi?
Viaggiando ho imparato che se niente mi emoziona vuol dire che quel viaggio non ha lasciato il segno e non valeva la pena farlo.
Mettiamo la ciliegina sulla torta alla fine della visita di Ostia Antica. Direi che il ritorno a casa è con il cuore gonfio di emozioni e con gli occhi resi più brillanti da cotanta bellezza.
Grazie Caldana, per aver avuto l'opportunità di poter dire: "Io c'ero, ho visto e non potrei più dimenticare".
Alessandra