Diari di viaggio

Diario di viaggio DORDOGNE E PERIGORD 15-21 Luglio 2024

Diario Di Viaggio DORDOGNE E PERIGORD 15-21 Luglio. Di Giovanni


È una zona della Francia lontana dai grandi flussi turistici (Castelli della Loira, Bretagna e Normandia o Parigi, ecc.) quindi il tour si è svolto in una atmosfera rilassata, mai frenetica.
La natura è dominante in questo lembo di Francia, specialmente nella zona attraversata dal fiume Dordogne.
 
La prima sera arriviamo a Nimes, città di fondazione romana che conserva ancora intatte due perle dell’epoca: l’arena, un anfiteatro conservato in maniera eccellente, e la Maison Carreè, tempio romano con un gran numero di colonne.
 
Il giorno seguente, dopo una sosta a Montpellier, ci dirigiamo verso Carcassonne, cittadella fortificata importantissima dal punto di vista strategico durante i vari secoli di lotte e conquiste.
 

CARCASSONNE
 
In serata arriviamo a Toulose, quarta città della Francia la cui popolazione è cresciuta notevolmente grazie alla presenza dell’industria aerospaziale che produce gli aerei Airbus. La città è caratterizzata da edifici costruiti a mattoni, che le danno una caratteristica calda, quasi catalana o italiana.
 
Dopo un passaggio attraverso Cahors, con il suo ponte monumentale e la cattedrale con le cupole, entriamo nel Perigord vero e proprio, caratterizzato da boschi di lecci e notevole presenza di corsi d’acqua. Ci fermiamo nella cittadina medievale di Sarlat, la cui produzione tipica è il Patè de foie gras,il fegato d’oca; questo volatile viene celebrato addirittura con una statua in bronzo di 3 oche in una delle sue meravigliose piazzette.


SARLAT
 
L’albergo nel quale alloggiamo per 3 notti è in campagna, immerso nel verde e costituito da vari edifici antichi adattati all’accoglienza; il ristorante nel quale abbiamo cenato per 3 sere, oltre a essere collocato in questo bel contesto agreste, ci ha fatto gustare varie specialità del luogo, prima fra tutte l’oca, cucinata in diversi modi.


RISTORANTE SARLAT
 
Il giorno successivo ci dedichiamo alla visita del castello di Castelnaud e dei Giardini di Marqueyssac, molto impegnativi per i tratti da percorrere a piedi, ma poi ci rilassiamo effettuando una mini crociera sulla Dordogna in Gabarre, l’imbarcazione un tempo usata per trasportare le merci sul fiume.
L’indomani ci dirigiamo verso Rocamadour, un luogo sacro e imponente; una enorme roccia sovrasta il borgo inferiore e, salendo gli oltre duecento gradini o più comodamente in ascensore, giungiamo ad una zona con cappelle dedicate a vari santi e poi, tramite una Via crucis, possiamo raggiungere la cima del castello dalla quale abbiamo una vista mozzafiato.


ROCAMADOUR
 
La tappa successiva è un tuffo nella preistoria, le grotte di Lascaux. Scoperte per caso nel 1940, dal 1963 se ne può visitare solo una copia perchè si accorsero ben presto che l’originale soffriva la presenza di visitatori sia per l’anidride carbonica emessa che per l’umidità. Anche le copie trasmettono comunque una forte emozione, se pensiamo che gli originali sono stati dipinti dai nostri progenitori migliaia di anni fa.


LASCAUX
 
Con la città di Albi, luogo della crociata contro l’eresia catara, concludiamo le nostre visite. La cattedrale, tutta in mattoni, è imponente esternamente e all’interno presenta una meravigliosa copertura di affreschi coloratissimi.
Vicino alla cattedrale c’è il museo del pittore Henry de Toulose Lautrec, con solo una parte della sua immensa produzione pittorica, fra cui spiccano i manifesti pubblicitari dei locali di Parigi, come il Moulin Rouge.
Torniamo a Montpellier per il pernottamento e il giorno seguente raggiungiamo le nostre destinazioni di provenienza.
 
 
In conclusione voglio spendere qualche parola sul nostro accompagnatore Gabriele, una persona coltissima che ha condiviso con noi il suo sapere; sempre pronto ad approfondire le caratteristiche dei luoghi che stavamo visitando e a dare risposte esaurienti alle nostre domande. Ho fatto molti viaggi, sia con Caldana che con altri T.O., e ho visto spesso guide brave e disponibili; Gabriele lo posso senz’altro inserire fra i migliori.
Un plauso anche all’autista Artur, bravo professionalmente e umanamente.
 
Giovanni Nannipieri
Redazione Caldana Travel

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