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Dove andare in Ciociaria, la terra di mezzo tra Lazio e Campania

Storia, arte e natura lussureggiante! Scopri dove andare in Ciociaria per vivere emozioni uniche

Il suo nome deriva dalle “ciocie”, le antiche e tradizionali calzature di legno con le suole di cuoio e la punta rialzata indossate dai pastori nel passato: la Ciociaria è un territorio incastonato tra la provincia di Roma e Napoli (nella regione del Lazio), ricco di storia, cultura e bellezze naturali.

Famosa per l’episodio dello “Schiaffi di Anagni” citato nel XX canto del Purgatorio da Dante Alighieri, oltre a Palazzo di Bonifacio VIII, qui è possibile diverse abbazie antiche, castelli, cascate e centri storici in grado di catapultare indietro nel tempo. Scopriamo allora dove andare in Ciociaria facendo un tour tra i suoi borghi medievali più belli.

Ecco dove andare in Ciociaria per rivivere lo “Schiaffo di Anagni” e non solo

La Ciociaria è un territorio caratterizzato da dolci colline e valli attraversate da fiumi e corsi d'acqua. Circondata dai monti dell'Appennino centrale, il che la rende una meta ideale per gli amanti della natura e dell'escursionismo, fu un’importante regione agricola e produttiva per l’Impero Romano e nel corso dei secoli ha subito varie dominazioni come quella dei Normanni e degli Aragonesi, delle quali conserva delle testimonianze.
Ma cosa vedere in Ciociaria? Scopriamolo insieme.
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Soprannominata la “città dei Papi” per aver dato i natali a ben quattro papi, è famosa soprattutto per un evento legato a Papa Bonifacio VIII, giurista, fondatore dell'Università La Sapienza di Roma e organizzatore del primo Giubileo, del quale conserva il magnifico Palazzo.

Nel 1303 gli emissari del re di Francia Filippo IV il Bello che Bonifacio VIII aveva fatto scomunicare, giunsero ad Anagni con 2.000 uomini armati e trovarono le porte della città aperte, molto probabilmente grazie alla complicità degli abitanti che non amavano molto il Papa.

Giunti a cospetto del Pontefice, lo trattennero nell’episcopio annesso alla Cattedrale, sottoponendolo ad angherie e privazioni. Si narra che Sciarra Colonna arrivò a schiaffeggiare il Papa, un gesto non storicamente provato, ma che è rimasto nella storia come lo “schiaffo di Anagni”, simbolo della fine del medioevo cristiano, che in un certo senso si è compiuta con la morte di Bonifacio VIII. All’interno del Palazzo Bonifacio VIII è possibile visitare la “sala dello schiaffo” e le altre sale trecentesche decorate.
Un vero e proprio gioiello unico è la Cattedrale romanica di Santa Maria Annunziata con pavimento cosmatesco e che comprende la splendida Cripta di San Magno con affreschi attribuiti a tre botteghe di artisti anonimi conosciuti di Anagni e che rappresentano la Creazione del Cosmo. La seconda volta è senza dubbio la più famosa e rappresenta una rara creazione filosofica-scientifica dell’uomo.
Cittadina di origini antiche, offre una rassegna di autentiche meraviglie e un importante patrimonio archeologico. Le mura che circondano il borgo conservano le porte intatte, ma è anche molto interessante visitare il duomo romanico poggiato sull’Acropoli e l’Abbazia di Santa Maria Maggiore, un maestoso edificio religioso e primo esempio di architettura cistercense in Italia.
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Situata nella valle del fiume Liri, venne fondata nel 1203 da san Domenico di Sora ed è considerata uno dei più importanti complessi monastici cistercensi presenti in Italia. L'edificio attuale è il risultato di una ricostruzione che avvenne tra il XIII e il XV secolo, ma ha subito diverse modifiche e restauri nel corso dei secoli.

L'architettura dell'abbazia di Casamari è di stile gotico-cistercense, caratterizzato da linee semplici ed essenziali. La facciata è imponente, con un portale romanico decorato e una rosa gotica. L'interno dell'abbazia è a navata unica, con volte a crociera sorrette da eleganti colonne. Gli affreschi presenti sulle pareti risalgono al XIII secolo e rappresentano scene religiose. Da non perdere la biblioteca che conserva una ricca collezione di manoscritti medievali, incunaboli, libri antichi e opere rare ed è anche famosa per la sua sala di lettura, un ambiente suggestivo con scaffali di legno e un'atmosfera tranquilla che richiama secoli di studio e ricerca.
Bellissima anche l’area circostante, caratterizzata da colline verdi e dal passaggio del fiume Liri. 
Incantevole e piccolo borgo medievale, è famoso per Castello Longhi o più semplicemente il Castello di Fumone, antico maniero e prigione dello stato papalino, dove, nel 1296, morì Papa Celestino V, il papa del dantesco “gran rifiuto”: infatti, abdicò solo dopo tre mesi dalla sua elezione.
Oggi il castello è aperto al pubblico e offre la possibilità di esplorare le sue torri, le mura, le prigioni e gli ambienti interni. Inoltre, è anche sede di eventi culturali, mostre e spettacoli teatrali durante l'anno. Dalla Rocca è possibile godere di una vista che spazia dai Monti Albani alla Valle del Liri Visita.
È uno dei monasteri più famosi e antichi del mondo che si trova su una collina nel comune di Cassino. Venne fondata nel VI secolo da San Benedetto da Norcia che qui scrisse la Regola Benedettina (“Ora et Labora”) che ai voti di povertà, castità e obbedienza aggiungeva l’obbligo del lavoro.

Durante il Medioevo fu un attivissimo centro di diffusione della cultura cristiana in tutto l’Occidente, venne distrutta da un terremoto nel 1349, ricostruita in stile barocco e poi nuovamente rasa al suolo da un bombardamento alleato il 15 febbraio del 1944. L’attuale complesso, completamente ricostruito, si erge maestoso sulla cima del Monte Calvario. Durante la visita guidata è possibile ammirare i Chiostri, la Basilica con l’imponente facciata e l’interno decorato, ma anche la cripta con la Tomba di San Benedetto e di Santa Scolastica.
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Grazie alla sua posizione sull’omonimo fiume, Isola del Liri sorprende per lo spettacolo delle due cascate che precipitano fragorosamente nel vecchio centro storico. Accanto alla Cascata Grande, alta circa 27 metri, si affaccia uno dei diversi castelli da visitare in Ciociaria: Castello Boncompagni Viscogliosi, di origini trecentesche.
Il suo nome è legato a quello del pittore manierista Giuseppe Cesari, detto il Cavalier d’Arpino, maestro di Caravaggio (in alcune chiese locali, infatti, se ne possono ammirare i dipinti), ma Arpino ha dato i natali anche filosofo Marco Tullio Cicerone e il condottiero romano Gaius Marius.

Molto piacevole fare una passeggiata nel centro storico medievale, noto come Arpino Vecchia. Le stradine acciottolate, i vicoli suggestivi e le piazze affascinanti creano un'atmosfera unica che trasuda storia e tradizione. Qui si trovano diversi edifici di interesse, tra cui la Chiesa di San Michele Arcangelo, il Palazzo del Duca, la Torre Medievale e il Palazzo Comunale.
Tra i borghi del Lazio da visitare non può mancare la cosiddetta la  cosiddetta “città dei Ciclopi” perché conserva l’acropoli preromana circondata dalle mura megalitiche di pietra, nelle quali si apre Porta Civita. Queste mura risalgono all'età del bronzo e sono considerate tra i più importanti esempi di architettura megalitica in Europa; sono composte da enormi blocchi di pietra squadrati, alcuni dei quali pesano oltre 100 tonnellate. Inoltre, rappresentano un enigma architettonico e la loro costruzione è ancora oggetto di studio e dibattito tra gli archeologi.

Da non perdere anche il Convento di San Francesco che custodisce l'affresco del Cristo nel Labirinto, opera unica senza confronti. 

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Redazione Caldana Travel

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