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La “Grande Pianura Ungherese” è quella grande distesa della Regione dell’Ungheria meridionale oltre il Danubio, limitata dai fiumi Danubio e Drava, che si estende a perdita d’occhio oltre il Tibisco fino ai confini con la Romania. È una realtà unica: un paesaggio che non ha eguali. Qui si trovano i dossi sabbiosi di Bugac, le terre salmastre di Hortobagy, la estesa “puszta ungherese”; qui si trovano tranquilli villaggi, dove è possibile apprendere i modi di vita dei magiari; qui si possono assaporare i vini più tipici della regione, mentre la grande riserva di acque termali assicura refrigerio e benessere. Nelle “Csarda”, tipiche locande-osterie ungheresi, si possono gustare le specialità gastronomiche e i vini della regione, allietati dalla musica zigana, mentre i “csikos” danno prova di abilità domando cavalli e roteando la frusta. Nella “Grande Pianura” si sente e si gusta l’Ungheria più vera e autentica.
PUSZTA UNGHERESE
Nella parte settentrionale della Grande pianura è possibile ammirare il Parco nazionale di Hortobagy, conosciuto a livello internazionale. Questo patrimonio naturalistico si estende per 70.000 ettari e qui vengono allevati gli animali tipici della puszta: i bovini grigi, gli ovini “racka”, i cavalli, i bufali e gli ovini dalle corna tortuose. Da vedere il Museo dei pastori e il Ponte a nove arcate, nelle cui vicinanze si trova la “Grande Ciarda di Hortobagy”. Si tratta di una tipica osteria magiara che risale a 300 anni fa,dove si possono gustare originali piatti della tradizione pastorale. Mmerita certamente una visitab anche Debrecen, la seconda città per numero di abitanti dell’Ungheria, che, per il ruolo tenuto giocato nell’ambito del protestantesimo ungherese, nel secolo XVI si guadagnò il nome di “Roma calvinista”. Dal Medio Evo è considerata città studentesca ed è stata anche una delle “capitali” della rivoluzione e della Guerra d’Indipendenza del 1848-49. Simbolo della città, la grande chiesa protestante in stile classico, con l’interno in stile puritano e una capacità di ben 3.000 persone. Nelle vicinanze di Debrecen e del Parco Nazionale di Hortobagy troviamo la più grossa stazione termale di Ungheria: Hajduszoboszlo. Le sue terme si estendono su 25 ettari, con numerose piscine, visitate ogni anno da più di un milione di turisti. La cittadina ricca di monumenti etnografici, offre al visitatore ogni tipo di servizio.
SZEGED, GYULA E KECSKEMET
Anche la parte meridionale della regione della Grande Pianura vanta un importante patrimonio naturalistico. Qui, oltre al Parco Nazionale di Kiskunsag, si estende la puszta Bugac, una distesa di 11.000 ettari di bioriserva protetta dall’Unesco, dove si organizzano spettacoli equestri e gare ippiche di destrezza. Da vedere il Museo dei Pastori, che illustra le caratteristiche della vita quotidiana dei pastori e la Collezione sul rimboschimento della Grande Pianura si occupa della storia, della flora e della fauna e della coltivazione dei boschi. Da visitare anche Lajosmizse, famosa per le specialità culinarie, i programi di equitazione, le feste in campagna, la focosa musica zigana e, soprattutto, la trattoria Oreg Tanyacsarda (vecchia csarda di campagna) e il Tanyamuzeum (museo di campagna a Lajosmizse-Bene). É inoltre d'obbligo una tappa nella città di Kecskemet, dove sono molti i motivi di richiamo: innanzitutto le numerose costruzioni in stile liberty decorate da ornamenti in ceramica, tra le quali il Palazzo comunale, la Chiesa francescana con l’attiguo Calvario, la Chiesa Grande e la Galleria di Kecskemet. Il nome della cittadina è anche legato ad una ormai famosa acquavite di albicocca. Gli amanti del piccante non possono rinunciare ad una sosta nella cittadina di Kalocsa, da mille anni famosa in tutto il mondo per i peperoni rossi (la paprika) che rendono squisiti i piatti ungheresi. A Kalocsa si possono inoltre ammirare le caratteristiche pareti dipinte a fiori delle terrazze, i merletti ricamati con fiori colorati, i costumi popolari ricamati indossati dagli abitanti. Nella “Casa delle tradizioni locali” sono custoditi i più bei ricami degli ultimi 200 anni, mentre nel Museo della Paprika si può scorrere la storia della coltivazione e conservazione in polvere del “peperoncino rosso ungherese”. A Opusztaszer merita invece una visita il Parco Nazionale Commemorativo dove si trovano il Monumento innalzato alla memoria del sovrano Arpad ed il Ciclorama Feszty, uno dei maggiori dipinti del mondo, a forma di semicerchio, nel quale sono raffigurati 2.000 persone su una superficie di 1.760 metri quadrati: rappresenta l’arrivo degli Ungheresi nel Bacino dei Carpazi. Da segnalare anche la città di Szeged, alla confluenza dei fiumi Tisza e Maros, la città più soleggiata d’Ungheria, con 2.100 ore di sole all’anno. Numerosi gli edifici significativi della città, alcuni dei quali si affacciano sulla Piazza del Duomo Grande. Da vedere la Chiesa votiva, di dimensioni imponenti, la Torre Domotor, la Nuova Sinagoga, la Chiesa della Città Bassa, il Museo del Castello. Non può mancare un assaggio dei prodotti tipici della città, di fama mondiale:l’inimitabile salame Pick e la paprika che abbonda nella zuppa di pesce di Szeged. La città ha dato i natali a scrittori, poeti e scienziati di rilievo; qui Albert Szent-Györgyi, studiando la paprika, ha dato inizio a quelle ricerche che lo portarono alla scoperta della vitamina C, e che gli valsero il Premio Nobel. Sulla riva del fiume Feher-Koros si estende la città di Gyula, importante città al confine con la Romania, circondata da alberi centenari che oltre ad essere un centro termale importante della zona, offre una vivace vita culturale con spettacoli musicali e teatrali nel suo castello rinascimentale (XV secolo), unico del genere rimasto intatto in Europa Centrale.
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