Diari di viaggio

Lubiana, Zagabria e Istria - 27 aprile/1 maggio 2016

Più che un tour è stata una vera e propria avventura! In cinque giorni abbiamo attraversato tutte e quattro le stagioni. Siam partiti da Brescia il 27 aprile con una navetta puntuale in direzione dell'aeroporto di Verona, luogo di smistamento.

C'era un po' nuvoloso ma temperatura sopportabile, tipico clima primaverile. Alle 9.30 partenza per la Slovenia: dapprima visita al castello di Predjama, stupendo, aggrappato alla roccia, originale nella sua struttura e posizione e poi le grotte di Postumia indimenticabile tragitto col trenino e a piedi. Stupende quelle stalattiti  stalagmiti, meraviglia della natura , ancora più meravigliose per l'intervento del genio umano con una illuminazione anch'essa stupenda. Tutti con la bocca all'insù a guardare, fotografare, ammirare, quasi, quasi volere toccare. All'uscita dalla grotte , freddo intenso, incomincia a scendere un po' di acqua mista a neve. Un fuggi fuggi generale, tutti corrono al pullman che sosta lì vicino. Partiamo verso l'autostrada che ci porta a Lubiana, ma ormai (nessuno ci crede!) quella che scende è neve, anzi una vera e propria bufera di neve. Siamo in autostrada: il pullman prosegue sotto l'abile guida di Gabriel, ma purtroppo dopo un certo tempo è costretto a rallentare e poi a fermarsi. Ormai la neve ha coperto l'autostrada. Dall'altra corsia si vedono le automobili che un po' alla volta rallentano, rallentano... e poi sono costrette a fermarsi. Qualcuno (fortunato) aggancia le catene  alle ruote, ma ormai il traffico è fermo. Sul pullman,  silenzio, qualcuno scatta foto. Siamo proprio nell'inverno: 27  aprile 2016. Dopo un'ora circa di sosta obbligata, il traffico riprende, riprendiamo fiducia anche noi, il nostro pullman avanza lentamente. Maria Cristina chiama  la guida di Lubiana dicendo che è sospesa la visita pomeridiana. Ci dirigiamo direttamente all'Hotel Radisson. Arriviamo in tempo. Ceniamo a buffet e intanto fuori la neve scende inesorabilmente e continuamente. Che faremo domani mattina? Siamo fortunati. La mattina successiva non nevica più. Le strade sono libere, possiamo visitare la stupenda Lubiana con tranquillità e con una bravissima guida quale è Yuri. Suggestiva Lubiana con la neve ancora per le strade e sopra i tetti. Naturalmente siamo tutti imbacuccati perché la temperatura è tipicamente invernale. Solo Cristina ha un giubbino rosso  ed è tutta infreddolita! Dopo il pranzo ci dirigiamo verso Zagabria dove ci attende la guida, una bella stangona, Maia, che ci mostra e spiega  la stupenda città di Zagabria. Il giorno dopo è la volta dei laghetti di Plitvice: cinque chilometri in quattro ore: stupendo e suggestivo paesaggio naturalistico con queste meravigliose cascate e cascatelle che ci affascinano e non possono che essere immortalate sui nostri cellulari.  Naturalmente ancora tutti ben coperti e Cristina ha pensato bene di lasciare il pigiama sotto i pantaloni! Su e  giù per queste passerelle con la guida,Vesna, che ci conduce, dopo quattro ore al ritrovo per il sef-service. Al pomeriggio ci dirigiamo verso Abbazia e, ad un certo punto, rispunta il sole ed un urlo di gioia sveglia anche quelli più assonnati. E' ritornata la primavera!

Il sabato successivo è dedicato alla visita dell'Istria: Rovigno, Parenzo e Pola, stupendi luoghi di mare che Eva ci mostra in tutte le loro bellezze, ed il sole che ce li illumina e ci dice che siamo in estate. Si sta bene, si visita volentieri la chiesa di S.Eufemia di S.Eufrasia ecc. l'arena di Pola. La domenica, dopo una visita alla città di Fiume  che è apparsa autunnale e dopo una foto di gruppo che ci ha immortalati , ritorniamo nella nostra bella Italia.

Gianbattista Bertoni e Antonia Barbieri (Alfianello (BS)


Redazione

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