Gentili Signori,
sono Francesca ed ho viaggiato con Caldana Europe Travel dal 6 all’ 11 Agosto con destinazione Napoli e la costiera Amalfitanea.
E’ stata la prima volta che ho viaggiato con questo tour operator e mi sono trovata bene in quanto era tutto organizzato nei minimi dettagli.
Il tour è iniziato da Bologna con ritrovo di tutti e 20 partecipanti in direzione di Caserta. Il primo giorno è stato completamente assorbito dal viaggio in pullman che ci ha permesso di iniziare a conoscere sia l’accompagnatrice Anna che le altre persone con le quali ho condiviso questo splendido viaggio.
Al pomeriggio tardo siamo arrivati a Caserta, l’hotel era a pochi metri dalla Reggia di Caserta che abbiamo visto illuminata dalla luce della luna. E’ un edificio maestoso, imponente e molto suggestivo anche di notte. La mattina seguente abbiamo potuto ammirare l’interno della reggia di Caserta con una guida locale, Alessandro, che ci ha spiegato molti aneddoti legati a questo luogo. Per la sua realizzazione sono stati necessari quasi 100 anni ed all’interno sono presenti 1.200 stanze alcune delle quali non sono mai state utilizzate dalla famiglia dei Borbone. Sono molto belli sia gli arredi che anche gli affreschi realizzati che narrano delle avventure della famiglia dei Borbone. E’ presente molto oro che testimonia l’importanza della famiglia.
Tale imponenza ha permesso a Caserta di poter rifiorire ed assolvere l’obiettivo di maggior sicurezza che voleva Carlo di Borbone quando era in Italia ed evitare così di essere attaccato via mare. In questo modo ha spostato la sua residenza da Napoli a Caserta. Sono molto belli anche i giardini annessi alla reggia composti da diverse fontane che identificano miti greci e romani. E’ possibile noleggiare bici oppure utilizzare il bus che ti permette di raggiungere l’apice degli stessi e poi avere la possibilità di poterli ammirare da vicino ogni fontana. Molto suggestivo è il panorama che si vede nonchè la vicinanza con la reggia, la quale è un’ illusione ottica creata dal suo ideatore (Luigi Vanvitelli), in realtà distano circa 3 km dalla reggia stessa.
Dopo la visita della Reggia di Caserta ci si è diretti verso Napoli ed il pranzo è stato consumato in una tipica trattoria napoletana, ai piedi della piazza del Gesù Nuovo, dove abbiamo gustato la vera pizza napoletana.
Al pomeriggio visita alla città c.d. “vecchia” di Napoli passando per la famosissima Spaccanapoli, piena di turisti e molto stretta, giungendo al Duomo di Napoli dove sono racchiuse le spoglie del santo protettore, ovvero San Gennaro. Al ritorno, siamo giunti nella celeberrima via denominata San Gregorio Armeno dove, anche se non in periodo natalizio, si potevano ammirare i presepi di ogni dimensione e soprattutto i personaggi, politici, dello spettacolo, dello sport che ogni anno vengono aggiungi al presepe; quando vengono aggiunti significa che non fanno più paura alla gente. Tornando alla piazza del Gesù nuovo vi sono due chiese una di fronte all’altra: quella dei gesuiti e la chiesa ed il convento delle clarisse che prendono il nome della fondatrice dell’ordine, ovvero Santa Chiara. Sono molto diverse anche per la diversità degli ordini monastici, ma interessanti da vedere. Mi è dispiaciuto non aver visto il chiostro delle clarisse in quanto presenti bellissime maioliche.
Il terzo giorno dal porto di Napoli abbiamo preso la cremagliera e raggiunto l’isola di Capri, la quale tantissimi decenni fa era un prolungamento di Napoli. E’ molto suggestivo il viaggio in quanto si vedono, avvicinandosi alla costa, tutte le case costruite sulla montagna di diverse dimensioni e colori. Abbiamo visitato i giardini di Augusto, dove vi sono racchiuse diverse tipologie di fiori e piante e dall’alto è possibile ammirare i c.d. faraglioni, ovvero massi rocciosi presenti nell’acqua che hanno da sempre protetto l’isola dagli attacchi esterni. Uno di questi due è detto degli innamorati. L’isola è composta da due comuni Capri ed Anacapri, quest’ultimo accessibile mediante un bus di pochi posti oppure a piedi (oltre 800 scalini unico mezzo fino a 50 anni fa). Al pomeriggio abbiamo fatto un tour dell’isola con la barca ammirando l’isola dalla costa, nonchè la presenza di grotte e l’acqua in alcuni punti sembra azzurra.
Il quarto giorno abbiamo visitato la costiera amalfitanea, composta da 14 comuni ed in particolare Amalfi e Positano. La prima si ricorda in quanto è stata una delle quattro repubbliche marinare. Molto bello è il duomo di Amalfi che si vede ergersi quando si arriva alla città con l’aliscafo. E’ imponente anche se una parte è stata abbattuta. E’ visitabile e l’interno merita in quanto non è bella solamente la facciata, con il portone fatto arrivare da Costantinopoli, ma anche l’interno composto da giardini e chiese con affreschi, molti dei quali sono andati perduti. Al pomeriggio ci siamo diretti a Positano, che è una tipica cittadina di mare nella quale sono presenti negozi che vendono abiti appartenenti alla c.d. moda di positano con forme e colori suoi propri. Rispetto ad Amalfi è una città molto più recente e lo si nota anche dalle chiese e monumenti presenti. Aspetto tipico della costiera sono queste strade strette e pieni di negozi piccoli e carini. Nelle piccole piazzette sono presenti chiostri dove è possibile gustare la tipica granita, molto dissetante.
Il quinto giorno ci siamo diretti a Pompei ad ammirare lo scavo archeologico che ha permesso di poter ricostruire la vita al tempo dei romani. E’ infatti una tipica città romana anche se essi l’hanno dovuto adattare il proprio schema rispetto alla città etrusca già presente. Come noto la stessa assieme ad altre tre città, tra cui Ercolano, sono state rase al suolo dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.c. che durò per una settimana intera. Quando siamo entrati, accompagnati dalla guida locale, abbiamo ammirato le vie ricostruite, la presenza di fontane e di ville alcune delle quali appartenenti a persone importanti dell’epoca romana e composte da affreschi e giardini i cui colori utilizzati identificano l’importanza della famiglia stessa.
Al pomeriggio siamo tornati a Napoli ed abbiamo ammirato la parte più nuova della città, ovvero, il Maschio Angioino, fortezza della famiglia Angioini, dove spiccano le quattro torri nere imponenti. Poi ci siamo diretti verso Piazza del Plebiscito, dove si è tenuto il famoso referendum per l’inclusione del Regno all’Italia e molto simile alla piazza del Vaticano con queste due braccia che sembrano voler abbracciare il cittadino. Di fronte vi è Palazzo Reale e poco distante si intravede anche il teatro di San Carlo.
La guida locale ci ha portato fino a Castel dell’Ovo dove, la leggenda narra che vi sia stato nascosto da Virgilio un uovo,Per giungere allo stesso abbiamo percorso la strada verso mergellina dove abbiamo ammirato i palazzi ed appratenti del quartire Posilippo, uno dei più importanti della città, ed il mare sempre di un blu splendente… Una particolarità di questo castello è la presenza di cannoni puntati verso la città in quanto utilizzati in epoca spagnola per sedare le rivolte cittadine.
Il sesto giorno siamo ripartiti per tornare a casa, ma ci siamo fermati per ammirare la città medioevale di Orvieto dove molto bello oltre al paesaggio anche il duomo con affreschi presenti sia sulla facciata che all’interno dove in una delle cappelle viene custodito il sudario prova del miracolo. Una delle cappelle presenti vi sono gli affreschi di Signorelli che raffigurano momenti della vita cristiana, tali raffigurazioni, si dice, che abbiamo ispirato Michelangelo nella realizzazione degli affreschi della cappella sistina.
Al termine del viaggio sono stata contenta di aver visto posti molto belli ed ammirato luoghi incantevoli anche grazie all’accompagnatrice, alla guida locale ed all’organizzazione di Caldana. Le città visitate è impossibile dimenticarle e poter descrivere minuziosamente in quanto sono state tante le emozioni provate; consiglio a tutti di andare vedere e di persona.
In allegato alcune foto scattate durante il viaggio.
Francesca