Dici Transilvania, vedi spuntare Dracula. Ma sarà proprio vero? Nell'immaginazione di noi italiani certamente sì: forse ci rimane difficile localizzare sulla cartina d'Europa dove si trovi la Transilvania, ma che là vi siano i vampiri è per noi fuori dubbio. E per i romeni? Diciamola tutta e subito: a dispetto dei luoghi comuni che ne fanno la terra di Dracula il vampiro, la vera Transilvania è un formidabile concentrato di popoli e culture - tedeschi, ungheresi, romeni - che, insediatisi in uno splendido scenario paesaggistico, hanno dato vita ad una storia plurisecolare, ancora oggi fedelmente narrata nei luoghi più caratteristici.
Volete scoprirlo di persona? Caldana ha disegnato splendidi itinerari, ad esempio con il bellissimo tour Romantica Transilvania o, se proprio vi piace la fantasia vampiresca, con gli altrettanto suggestivi Transilvania e Dracula tour e La leggenda del conte Dracula.
Città medievali, chiese fortificate, imponenti castelli, piazze d'incanto: ecco il volto autentico della Transilvania, la più "occidentale" delle tre regioni storiche che formano la Romania (le altre due sono Moldavia e Valacchia). Da Sibiu a Brasov, da Sighisoara a Sinaia, i principali centri di questa regione - ancora quasi tutti sconosciuti, già nel nome, al grande pubblico italiano - raccontano una storia dove l'elemento occidentale (sassone) struttura, fino a fondervisi, quello romeno, in una sintesi che sempre vede all'opera anche l'eredità ungherese, per diversi secoli qui dominante sul piano politico e culturale.
Sibiu, Brasov, Sighisoara: tre città, tre gioielli. Insignita nel 2007 del prestigioso titolo di Capitale europea della cultura, a motivo delle intersezioni culturali che ne caratterizzano storia e identità, Sibiu vanta un centro storico di impianto medievale, magnificamente conservato e restaurato. Passeggiare tra le suggestioni di Piazza Grande, con palazzi di raffinata bellezza, e il fascino di Piazza Piccola con il Ponte delle Bugie significa assaporare una felice armonia tra passato e presente.
A Brasov, poi, scopriremo la forza della presenza sassone in Transilvania: le fortificazioni della città, la grande Chiesa Nera, la centralissima Piazza del Consiglio raccontano un tempo segnato da grande prosperità e sviluppo.
Giunti a Sighisoara sarà lo stupore a farci domandare come sia ancora possibile che di un tale gioiello di città medievale - forse la più bella della Romania - non si sappia quasi nulla in Italia.
Eppure Sighisoara è anche la città natale del Principe della Valacchia Vlad Tepes (l'Impalatore) ispiratore del celeberrimo romanzo Dracula, opera di uno scrittore irlandese! Sfiziosità: il tour Caldana onora la leggenda programmando una cena nella casa natale di Dracula... ma i vampiri non ci sono più!
Una sorpresa dietro l'altra. Biertan, ad esempio, a pochi chilometri da Sighisoara, con la sua spettacolare chiesa fortificata. Di che si tratta? Le chiese fortificate costituiscono uno dei più importanti tesori storico-culturali della Transilvania: sorsero nei villaggi sassoni, a partire dal XIII sec., ad opera di comunità di contadini, artigiani e mercanti, che per difendersi dai nemici crearono fortificazioni attorno alla chiesa, al centro del villaggio. Biertan e la sua chiesa (fine del 1400) rappresentano uno degli esempi più belli di questa storia. Una sfiziosità: per le coppie di sposi che litigavano e volevano separarsi, era stata creata una torre dove questi venivano chiusi a pane e acqua finché non avessero ritrovato... il lume della ragione coniugale! Questa torre esiste ancora: occhio a non bisticciare!
Eleganza e raffinatezza. Sono le cifre di Sinaia, ridenominata «la Perla dei Carpazi» per via del suo Castello Peles, il più prezioso della Romania e tra i più belli dell'Europa. Voluto dal re Carlo I di Hohenzollern, il castello fu eretto a fine Ottocento e le decorazioni delle sue 160 stanze (ad alcune ha contribuito anche Gustav Klimt) riflettono i più raffinati stili dell'epoca: vetrate istoriate, lampadari in vetro di Murano, intagli in legno pregiato e oro, pareti rivestite in pelle di Cordoba, porcellane di Sèvre, sculture in avorio.
E se a non molti chilometri da Sinaia vedrete sbucare Dracula, non meravigliatevi: siete arrivati a Bran, dove si trova il famoso castello conosciuto con il nome di Castello di Dracula.
Costruito nel 1377 come punto doganale e baluardo difensivo, non offre elementi storici che possano ricondurlo al principe Vlad Tepes, ma l'immaginario collettivo lo vuole come il castello di Dracula, forse perché sembra spuntare dalla roccia. Regalato nel 1920 alla regina Maria, oggi possiede una ricca collezione di mobili e oggetti d'arte.
Per l'evidente e più avanzato grado di sviluppo - economico, ma anche di mentalità - rispetto ad altre zone del Paese, qualcuno ha coniato per la Transilvania il titolo di «Svizzera della Romania». Per quanto ci riguarda, siamo convinti che la Transilvania abbia tutto quel che occorre - e molto più - per definire da sola la propria identità e individualità. Uguale solo a se stessa. Avvincente e sorprendente. Una terra, quella di Transilvania, dove il viaggio diventa fino in fondo quel che davvero è: un'esperienza da cui si torna a casa con orizzonti più ampi.
Volete scoprirlo di persona? Caldana ha disegnato splendidi itinerari, ad esempio con il bellissimo tour Romantica Transilvania o, se proprio vi piace la fantasia vampiresca, con gli altrettanto suggestivi Transilvania e Dracula tour e La leggenda del conte Dracula.
Città medievali, chiese fortificate, imponenti castelli, piazze d'incanto: ecco il volto autentico della Transilvania, la più "occidentale" delle tre regioni storiche che formano la Romania (le altre due sono Moldavia e Valacchia). Da Sibiu a Brasov, da Sighisoara a Sinaia, i principali centri di questa regione - ancora quasi tutti sconosciuti, già nel nome, al grande pubblico italiano - raccontano una storia dove l'elemento occidentale (sassone) struttura, fino a fondervisi, quello romeno, in una sintesi che sempre vede all'opera anche l'eredità ungherese, per diversi secoli qui dominante sul piano politico e culturale.
Sibiu, Brasov, Sighisoara: tre città, tre gioielli. Insignita nel 2007 del prestigioso titolo di Capitale europea della cultura, a motivo delle intersezioni culturali che ne caratterizzano storia e identità, Sibiu vanta un centro storico di impianto medievale, magnificamente conservato e restaurato. Passeggiare tra le suggestioni di Piazza Grande, con palazzi di raffinata bellezza, e il fascino di Piazza Piccola con il Ponte delle Bugie significa assaporare una felice armonia tra passato e presente.
A Brasov, poi, scopriremo la forza della presenza sassone in Transilvania: le fortificazioni della città, la grande Chiesa Nera, la centralissima Piazza del Consiglio raccontano un tempo segnato da grande prosperità e sviluppo.
Giunti a Sighisoara sarà lo stupore a farci domandare come sia ancora possibile che di un tale gioiello di città medievale - forse la più bella della Romania - non si sappia quasi nulla in Italia.
Eppure Sighisoara è anche la città natale del Principe della Valacchia Vlad Tepes (l'Impalatore) ispiratore del celeberrimo romanzo Dracula, opera di uno scrittore irlandese! Sfiziosità: il tour Caldana onora la leggenda programmando una cena nella casa natale di Dracula... ma i vampiri non ci sono più!
Una sorpresa dietro l'altra. Biertan, ad esempio, a pochi chilometri da Sighisoara, con la sua spettacolare chiesa fortificata. Di che si tratta? Le chiese fortificate costituiscono uno dei più importanti tesori storico-culturali della Transilvania: sorsero nei villaggi sassoni, a partire dal XIII sec., ad opera di comunità di contadini, artigiani e mercanti, che per difendersi dai nemici crearono fortificazioni attorno alla chiesa, al centro del villaggio. Biertan e la sua chiesa (fine del 1400) rappresentano uno degli esempi più belli di questa storia. Una sfiziosità: per le coppie di sposi che litigavano e volevano separarsi, era stata creata una torre dove questi venivano chiusi a pane e acqua finché non avessero ritrovato... il lume della ragione coniugale! Questa torre esiste ancora: occhio a non bisticciare!
Eleganza e raffinatezza. Sono le cifre di Sinaia, ridenominata «la Perla dei Carpazi» per via del suo Castello Peles, il più prezioso della Romania e tra i più belli dell'Europa. Voluto dal re Carlo I di Hohenzollern, il castello fu eretto a fine Ottocento e le decorazioni delle sue 160 stanze (ad alcune ha contribuito anche Gustav Klimt) riflettono i più raffinati stili dell'epoca: vetrate istoriate, lampadari in vetro di Murano, intagli in legno pregiato e oro, pareti rivestite in pelle di Cordoba, porcellane di Sèvre, sculture in avorio.
E se a non molti chilometri da Sinaia vedrete sbucare Dracula, non meravigliatevi: siete arrivati a Bran, dove si trova il famoso castello conosciuto con il nome di Castello di Dracula.
Costruito nel 1377 come punto doganale e baluardo difensivo, non offre elementi storici che possano ricondurlo al principe Vlad Tepes, ma l'immaginario collettivo lo vuole come il castello di Dracula, forse perché sembra spuntare dalla roccia. Regalato nel 1920 alla regina Maria, oggi possiede una ricca collezione di mobili e oggetti d'arte.
Per l'evidente e più avanzato grado di sviluppo - economico, ma anche di mentalità - rispetto ad altre zone del Paese, qualcuno ha coniato per la Transilvania il titolo di «Svizzera della Romania». Per quanto ci riguarda, siamo convinti che la Transilvania abbia tutto quel che occorre - e molto più - per definire da sola la propria identità e individualità. Uguale solo a se stessa. Avvincente e sorprendente. Una terra, quella di Transilvania, dove il viaggio diventa fino in fondo quel che davvero è: un'esperienza da cui si torna a casa con orizzonti più ampi.