La prima volta che vidi Napoli non ero ancora né guida turistica né accompagnatrice. La mia era una breve vacanza con mio futuro marito e uno dei tanti viaggi di piacere per conoscere la nostra meravigliosa penisola.
Quando scesi dal treno la prima scena che vidi fu un gruppo di persone raccolte attorno ad una signora seduta per terra che urlava... I suoi lamenti accompagnati da plateali gesti con le mani attiravano l’attenzione di tutti. Sembrava veramente che stesse quasi per morire... Mi avvicinai a uno dei tanti che le stavano attorno e chiesi cosa fosse successo!
Lui si girò e fissandomi con gli occhi di chi vede uno straniero disse “si è slogata una caviglia!”
E fu così che arrivai a Napoli... La prima impressione fu di essere in una specie di grande affollato teatro della vita dove ognuno recitava la sua commedia o tragedia quotidiana! Per una che viene dal Nord certo fu una specie di schock... Ma trovai tutto questo incredibilmente curioso e affascinante!
Esco quindi dalla stazione centrale e ho davanti la grande Piazza Garibaldi... non feci in tempo a percorrere qualche decina di metri che sentii dietro alle spalle un rumore di zoccoli. Mi voltai e incredula vidi un cavallo che galoppava lungo la nostra traiettoria mi scostai velocemente e tirai per la maglia anche il mio compagno di viaggio!
Quel cavallo in fuga fu il secondo biglietto da visita di questa incredibile città…. e per poco non abbiamo rischiato di finire la vacanza al pronto scoccorso!
Non voglio però spaventarvi… sono ritornata a Napoli più volte e i cavalli poi li ho sempre visti mansueti e legati al crocchio dei numerosi carri che portano a spasso i turisti!
La vacanza durò quattro giorni e quando tornai a casa nella mia mente il ricordo di questi episodi fu spazzato via dalle immagini delle bellezze che vidi e che mai mi lasciarono per tutta la vita…
Il profilo del Vesuvio sul lungomare della baia, un tramonto a Posillipo, lo Spaccanapoli e la gioia circense dei napoletani che affollano le stradine della città antica, il Chiostro rivestito di maioliche a Santa Chiara ...
E poi…. e poi ….. quello per cui ritengo valga da solo un viaggio a Napoli!
Si da solo vale il viaggio, almeno per me!
Si tratta di una scultura custodita nella cappella della famiglia Sansevero in pieno centro storico. La cappella detta anche chiesa di Santa Maria della Pietà è oggi tra i più importanti musei di Napoli e ospita “barocche e stupefacenti opere d’arte.. “ ( Benedetto Croce)
L’opera per cui questo luogo è diventato una tappa obbligatoria in città è il CRISTO VELATO. Una scultura i che rappresenta il corpo di Cristo morto sotto un velo di marmo trasparente che lo ricopre completamente dai piedi al volto. Il velo di marmo lascia intravedere sotto le numerose pieghe le forme del viso e del corpo e finchè lo osservi da vicino ti chiedi come possa un uomo scolpire così la materia da farla sembrare viva… dopo un po’ smetti di farti troppe domande e ringrazi la sorte di avertela fatta vedere.
L’artista che ebbe tanta grazia divina fu il partenopeo Giuseppe Sanmartino e la realizzò a metà del 1700. Quando il grande Canova ebbe occasione di vederla disse “darei 10 anni della mia vita per essere l’autore di questo capolavoro”!
Nella cappella ci sono altre meraviglie ma… basta basta non voglio andare oltre. Un po’ di sorpresa ci vuole!
Io non sono Canova, ma anche la mia meraviglia fu tanta e di fronte a quel Cristo decisi in cuor mio che un giorno avrei fatto la Guida Turistica!
Beh io mi auguro che questo racconto vi abbia ispirato per un prossimo viaggio! Ho tralasciato molte altre bellezze di Napoli, non perché non siano meritevoli di attenzione ma perché le scoprirete con i bei programmi presenti nel nostro catalogo!
Ah a ultima cosa…. A Napoli ho mangiato la pizza più buona della mia vita! E poteva essere altrimenti?
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Ciao a tutti e a presto!
Deborah - tour leader Caldana Europe Travel